La Collina degli Asinelli – una realtà di agricoltura sociale nel cuore del Parco Castelli Romani
A partire dalla Rivoluzione Industriale lo sviluppo era percepito come un moto infinito e unidirezionale. Da tempi relativamente recenti, invece, lo accompagna il termine “sostenibile” – era infatti il 1987 quando quest’ultimo comparve per la prima volta nel Rapporto Brundtland. Se a questo concetto si collega facilmente quello della sostenibilità ambientale, è però necessario aggiungere anche il principio di responsabilità umana inter e intra generazionale che ne fa parte. A questo punto la domanda è: perché il progetto “Agricoltura nei parchi del Lazio: opportunità e risorsa sociale”? L’agricoltura diventa un mezzo attraverso cui promuovere lo sviluppo umano e territoriale, quindi un tramite mediante il quale è possibile contribuire all’innalzamento della qualità della vita delle persone e dell’ambiente – due ambiti connessi e interdipendenti.
Attività di inserimento e reinserimento sociale; messa in rete delle esperienze territoriali; valorizzazione e commercializzazione dei prodotti tipici e recupero delle antiche sementi autoctone: sono solo alcune delle attività che possono fare dell’agricoltura una risorsa sociale e un’opportunità per il territorio dei Castelli Romani.
È proprio all’interno di questa vasta area protetta, nel Comune di Monte Compatri, che si erge a 576 metri di altitudine la Collina degli Asinelli. Questa fattoria socio-didattica, gestita dalla signora Lucia, svolge principalmente attività finalizzate al reinserimento sociale delle persone disabili, con l’aiuto dei tanti animali presenti in loco, ma in particolare con l’ausilio degli asinelli che accompagnano i bambini nei percorsi di trekking; il loro passo lento e calmo scandisce lo svolgimento delle attività con tempi e ritmi diversi da quelli quotidiani.
In quanto punto di riferimento per il progetto “Agricoltura nei parchi del Lazio” – Parco Naturale Regionale dei Castelli Romani, La Collina ci ha ospitati più volte e ogni giorno abbiamo assistito a numerose attività, tutte diverse ma con lo stesso obiettivo: sostenibilità (nel senso più ampio e profondo sopra descritto) e conservazione della biodiversità; il centro estivo che ospita, infatti, insegna ai bambini il rispetto per quegli animali che Lucia ha accolto dopo averli allontanati da condizioni e contesti ben lontani dall’essere sostenibili.
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