Dal 29 agosto 2024, Rosario Fichera, giornalista e appassionato di cammini, ha iniziato un lungo viaggio dalle Dolomiti di Brenta al Monte Etna, unendo simbolicamente due Patrimoni Mondiali UNESCO situati ai due estremi della nostra penisola. Tappa dopo tappa, su sentieri e cammini, Rosario sta percorrendo oltre 2.000 chilometri attraversando nove regioni italiane, per diffondere un messaggio potente: il valore dell’inclusione e della sostenibilità. Durante il percorso, chiunque può unirsi a lui — associazioni, gruppi locali, cittadini e anche noi del servizio civile Elisa, Riccardo, Chiara e Lorenzo.
Un Incontro lungo il Cammino Naturale dei Parchi
Nel Lazio, insieme al Parco dei Castelli Romani rappresentato dai Guardiaparco, abbiamo affiancato Rosario, Michele Viola, presidente Apt Visit Paganella e sua moglie Cristina Pilati. Insieme abbiamo percorso la tratta del “Cammino Naturale dei Parchi” (CNP), da Santa Maria delle Mole fino a Castel Gandolfo. L’incontro è avvenuto presso l’Info Point del Parco dell’Appia Antica, dove Rosario ci ha raccontato il progetto “Dalle Dolomiti all’Etna – In cammino per l’inclusione e la sostenibilità”.
Dietro questo progetto c’è l’associazione Dolomiti Open, che celebra il decennale del progetto “Brenta Open” con un’iniziativa capace di sensibilizzare le persone sui temi dell’inclusione e della tutela dell’ambiente. Sostenuta da partner come la Fondazione Dolomiti UNESCO e il Museo delle Scienze di Trento, e con il patrocinio di varie associazioni italiane, l’iniziativa riunisce persone di ogni età, provenienza e capacità fisiche per promuovere un approccio rispettoso della natura e aperto alla diversità.
Inoltre lungo il tragitto, ci sono stati offerti dolcetti e caffè dalla “Fattoria di Valentino”, che si trova nel comune di Marino proprio lungo il CNP e la via Francigena. È stato davvero bello vedere come una realtà del posto sia stata pronta a sostenere con un piccolo gesto i pellegrini in cammino e come i cammini includano queste piccole realtà.
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Inclusione e Sostenibilità: Due Pilastri per il Futuro
Uno degli obiettivi del cammino è coinvolgere attivamente il Terzo Settore e le associazioni che promuovono iniziative inclusive, specialmente per le persone con disabilità psicofisiche. Questo viaggio vuole dimostrare che i valori dell’inclusione e della sostenibilità sono fondamentali per costruire una società più equa, capace di accogliere e valorizzare le diversità. La partecipazione di persone con disabilità, accompagnate dai referenti delle loro associazioni, arricchisce ogni tappa e crea un esempio concreto di come, un passo alla volta, possiamo costruire una comunità aperta, solidale e rispettosa dell’ambiente.
Un Cammino che Unisce e Ispira
Per noi, come volontari del servizio civile, unirsi a Rosario Fichera ha significato toccare con mano il senso di appartenenza e partecipazione. Durante la tratta nei Castelli Romani,abbiamo avuto modo di camminare fianco a fianco con persone che, come noi, credono nell’importanza di rispettare e proteggere la natura. È stato toccante vedere come questo cammino possa unire persone diverse, accomunate dalla stessa volontà di creare un impatto positivo sul nostro pianeta. Un cammino “a passo lento” è un invito a vivere la vita senza fretta, a rispettarne i ritmi della natura e a osservare il paesaggio con una nuova consapevolezza.
Il Ruolo del Servizio Civile e la Scoperta di un Impegno Collettivo
Quest’esperienza ci ha mostrato che ognuno può essere parte del cambiamento, un passo alla volta: camminare insieme e condividere momenti di riflessione con Rosario e gli altri partecipanti ha reso chiaro quanto il lavoro di squadra e la collaborazione possano rafforzare il messaggio del progetto. Un cammino di questo genere insegna che ognuno di noi, con le proprie diversità, può contribuire a una visione comune. Un valore che richiama anche l’obiettivo dell’Agenda 2030 per la vita sulla terra, un tema che si può declinare non solo nella protezione degli ecosistemi, ma anche nella responsabilità individuale e collettiva per costruire un mondo sostenibile. Noi volontari del servizio civile siamo stati lì per rappresentare il nostro impegno a favore del territorio e dei suoi ecosistemi.
Concludendo, crediamo che l’iniziativa di Rosario Fichera rappresenti un’opportunità straordinaria per diffondere una cultura della sostenibilità e dell’inclusione in ogni angolo del nostro Paese. La sua dedizione ci ricorda che tutti possiamo essere custodi della natura e promotori di un futuro migliore, in armonia con le persone e con l’ambiente che ci circonda e guardare al futuro con speranza e impegno.
Riccardo Cuccioletta, Elisa Gizzi, Chiara Ottavio e Lorenzo Vigoni
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