La seconda tappa del CNP collega Castel Gandolfo a Rocca Priora e si sviluppa interamente nel Parco Regionale dei Castelli Romani, un territorio originato dall’attività del Vulcano Laziale.
Un’escursione guidata dai nostri OLP e Guardiaparco Stefano e Debora che hanno accompagnato con molto entusiasmo il numeroso gruppo di partecipanti, tra cui molti giovani, coinvolgendoli con spiegazioni e aneddoti sulla natura e la storia dei luoghi attraversati.
Lasciato alle nostre spalle il borgo di Castel Gandolfo ci siamo inoltrate nel bosco sul sentiero 511 che, attraversando la pentima del lago Albano, conduce a Fontan Tempesta, importante crocevia per tutta la rete sentieristica del parco.
Da lì abbiamo intrapreso il sentiero 512 che, passando per la Via Sacra, conduce alla cima di Monte Cavo ( anticamente Mons Albanus ) luogo sacro che ospitava un importante tempio dedicato a Giove Laziale.
Uno splendido belvedere permette di godere di un punto di vista unico: qui infatti è possibile ammirare contemporaneamente i laghi vulcanici di Nemi e Albano.
Proseguiamo sull’orlo del cratere dei Monti delle Faete per poi raggiungere il punto più alto dei Colli Albani: il Maschio delle Faete a 956 m.s.l., il cui nome deriva dall’albero che popolava in precedenza questa zona.
Abbiamo fatto una pausa proprio sotto un faggio secolare, rifocillandoci sotto le sue fronde.
Scendendo di quota e toccando lo snodo della Forcella, siamo arrivati ai piedi del Monte Pennolo, per poi inoltrarci in un bosco di castagni. Infine ci siamo diretti verso il Domatore, il nostro punto d’arrivo per questa tappa, dove abbiamo fatto un piacevole rinfresco presso la sede dei Guardaparco degustando i prodotti tipici locali.
Articolo e foto di: Diletta Di Nuccio, Cecilia Bignardelli
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