Alla scoperta delle meraviglie del paesaggio intorno a noi: Percile, Ninfeo degli Orsini, Licenza e Prato Campitello
Nell’ultimo mese dell’anno, noi volontarie SCU Giorgia Congiu e Giulia Perna, della sede di Guidonia, siamo state coinvolte in diverse uscite per la pulizia e il rifacimento della sentieristica all’interno del Parco dei Monti Lucretili, lungo la direttrice della Via dei Lupi, uno dei temi del nostro progetto, insieme ai colleghi della sede di Vicovaro.
In particolare ci siamo concentrati sulle zone di Percile, Ninfeo degli Orsini e Prato Campitello; bellezze nostrane che grazie al Servizio Civile e ai guardiaparco, che ci accompagnano, stiamo scoprendo in ogni loro particolare.
La prima delle uscite si è svolta nei territori nella Tenuta Lago, territorio di Percile, dove “armate” di guanti, vernice, forbicioni da pota e sega elettrica abbiamo ripulito uno dei sentieri da tutti i rovi ed erbacce che ostacolavano il passaggio e abbiamo rifatto tutti quei segnali oramai rovinati dal tempo e dagli agenti atmosferici. Accompagnate da Alessandro Giordani, Guardiaparco ma ormai nostro capogruppo a tutti gli effetti abbiamo scoperto i laghetti di Percile posto bellissimo dove il sole, a contatto con l’acqua e con la vegetazione presente crea un prisma di colori, rendendo il paesaggio una vera e propria cartolina. Mentre ammiravamo il paesaggio siamo rimasti particolarmente incuriositi dal comportamento di un mulo con una mandria di cavalli: era letteralmente il loro protettore, un pò come il cane da pastore con il gregge di pecore; tanto che per poter fare qualche scatto abbiamo dovuto allontanarci un pò dal punto nel quale eravamo e ci siamo “studiati a distanza”. Quando ha visto che eravamo innocui ci ha lasciato fare ma senza perderci mai realmente di vista.
La seconda uscita si è svolta di pomeriggio ma in un punto diverso dalla volta precedente. Li siamo andati per impiantare della segnaletica verticale con le frecce riportanti le indicazioni per i diversi punti del sentiero con le relative distanze sia in chilometri che in minuti; frecce già precedentemente lavorate e preparate nella falegnameria del Parco dei Monti Simbruini di Camerata Nuova. Stavolta, gli strumenti da lavoro, oltre a forbici da pota e sega elettrica sono stati appunto pali e frecce in legno, ghiaia, cemento, acqua, pala, piccone; il tutto all’interno delle nostre oramai inseparabili cariole, una normale e una elettrica, che ogni volta che le carichiamo per bene stiamo sempre con la speranza che non cadano, visto il peso del relativo contenuto.
La terza segnatura, lungo il sentiero 320, ci ha portati all’avanscoperta di nuovi possibili paesaggi tra i rovi di una delle creste più panoramiche e di confine di questo tratto di territorio dell’Area Protetta. Il lavoro di pulizia in questa circostanza è stato impegnativo, ma armati di tanta voglia di fare, abbiamo restituito un aspetto più pulito ad uno dei percorsi presente all’interno del Parco dei Monti Lucretili.
La quarta manutenzione si è svolta nel territorio del comune di Licenza dove proprio uno di questi pali è stato collocato nei pressi di una struttura del 1700: il Ninféo degli Orsini sito vicino alla Villa d’Orazio, di epoca romana. Un posto veramente incredibile non solo da un punto di vista archeologico ma anche di “bellezza verde” in quanto è immerso totalmente nella vegetazione, con una cascata di tre metri di altezza che regala al ninféo un aspetto ancor più affascinante.
L’ultimo dei nostri lavori ci ha portati, arrivando dal settore di Monteflavio, e dopo un avvicinamento attraverso una faggeta molto fitta, in sequenza, a Fonte e Prato Campitello, non lontano dell’area di Monte Gennaro. Abbiamo così potuto ammirare un paesaggio incontaminato con animali al pascolo e ben due fontanili ricchi d’acqua.
Vorremmo concludere tale articolo, ringraziando i guardiaparco che giorno dopo giorno ci stanno facendo scoprire le meraviglie di questa parte del Lazio e i quali rispondono ogni volta ad ogni nostra curiosità su flora e fauna che incontriamo.
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